TERAMO – Bene la scelta di un candidato sindaco del Pd, ma l’eventuale candidatura di Manola Di Pasquale va condivisa con gli elettori attraverso la convocazione di primarie aperte di coalizione alla città entro la fine di febbraio. E’ la linea contenuta nel corso di una riunione del Circolo di Teramo Est del Partito Democratico durante la quale, nell’accogliere la disponibilità manifestata dalla Di Pasquale a rappresentare tutto il Pd teramano, nell’ottica di una condivisione più ampia e del superamento di logiche congressuali, ha ritenuto opportuno ampliare il fermento attraverso lo strumento delle primarie. “E’ necessario – spiega il circolo in una nota – come già sostenuto in occasione dell’indicazione di Giovanni Cavallari, annunciare l’indizione di primarie con regole certe e concordate con tutti i partecipanti sulla base di una comune intesa sui principi programmatici della coalizione a cui devono essere invitati a partecipare tutti coloro (partiti, movimenti, associazioni, semplici cittadini) che vogliano portare le loro esperienze e i loro programmi per la costruzione di un’alleanza che rappresenti la Teramo democratica”. “La sfida del Pd – conclude il comunicato – deve essere quella di legittimare la propria scelta anche tra gli elettori, in modo da sgombrare il campo dalle voci che nei giorni passati hanno parlato di accordi già raggiunti e indicazioni calate dall’alto, e di sfidare alla prova dei fatti coloro che ad oggi sembrano solo a parole contro questa amministrazione. Il Partito Democratico deve essere pronto e non avere paura di mettersi alla prova, ma ancora di più, coloro che oggi si propongono come alternativa a questa maggioranza, non possono non raccogliere la nostra sfida: è il momento di scoprire le carte e confrontarsi su come far ripartire la Città, con chi lo vuole davvero”. La linea trova il parere favorevole della stessa candidata Manola di Pasquale la quale, nel dare la sua disponibilità, ha ribadito il bisogno che attorno al suo nome ci sia una condivisione il più ampio possibile. “Dunque non c’è strumento migliore delle primarie per sancire una legittimazione che deve avvenire dai cittadini. Sono loro –ha detto la Di Pasquale – il trampolino per caricare di entusiasmo la mia candidatura attorno a cui vorrei ci fosse unità e consenso”
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